Proprietà nutrizionali del broccolo romano
Il broccolo romano non è precisamente inquadrato in uno solo degli ultimi due gruppi fondamentali di alimenti (VI e VII) in quanto contiene sia RAE che vitamina C.
Il broccolo romano ha un apporto energetico contenuto. L’energia viene fornita principalmente dalle proteine, seguite dai glucidi e da un livello irrilevante di lipidi. I peptidi hanno basso valore biologico, cioè non contengono – nelle giuste quantità e proporzioni – gli amminoacidi essenziali rispetto al modello proteico umano. I carboidrati sono costituiti interamente da molecole solubili, verosimilmente costituiti da monosaccaridi – fruttosio e glucosio. I pochi acidi grassi dovrebbero essere prevalentemente insaturi.
Il broccolo romano contiene molte fibre alimentari, buona parte delle quali è di tipo solubile; non è comunque nota l’entità dell’apporto e la percentuale della ripartizione solubili/insolubili. Privo di colesterolo, non contiene nemmeno le molecole principalmente responsabili delle intolleranze alimentari scientificamente diagnosticabili, quali glutine, lattosio ed istamina. Il broccolo romano ha un contenuto medio di purine e basso di amminoacido fenilalanina.
Il broccolo romano apporta una certa quantità di agenti antinutrizionali, prevalentemente costituiti da modeste concentrazioni di:
- Acido fitico, che intrappola certi minerali – ferro, calcio, magnesio, manganese e zinco – impedendone l’assorbimento ed originando i fitati
- Acido ossalico, con la stessa funzione chelante, ma più affine al calcio, potassio e sodio
- Isotiocianati, derivati dei glucosinolati che nell’organismo umano legano lo iodio, compromettendone il metabolismo tuttavia essenziale per il buon funzionamento della ghiandola tiroide – deputata alla liberazione di certi ormoni. Da qui la convinzione di molti che mangiando i cavoli e i broccoli, ma anche la soia, il rafano, la senape, la rapa ecc, si possa andare incontro a una riduzione del metabolismo basale. D’altro canto, queste molecole sembrerebbero avere un effetto positivo sulla prevenzione dei tumori, ma il loro ruolo concreto è ancora oggetto di studi.
Tutti e tre questi fattori antinutrizionali vengono degradati e inattivati con la cottura.
Per maggiori informazioni leggi anche: Glucosinolati ed Isotiocianati.
Per quel che riguarda le vitamine, il broccolo romano vanta ottime concentrazioni di retinolo equivalenti (RAE – provitamina A), prevalentemente costituiti da carotenoidi, luteina e zeaxantina, e notevoli livelli di acido ascorbico (vitamina C). Non ci sono informazioni dettagliate a riguardo, ma dovrebbe essere soddisfacente anche il livello di vitamina K, folati, riboflavina (vit B2) ed acido pantotenico (vit B5). In merito ai sali minerali invece, sono apprezzabili i livelli di manganese e magnesio. Non dovrebbe deludere la concentrazione di potassio. È presente una discreta concentrazione di molecole fitoterapiche di origine non vitaminica, costituite da flavonoidi antiossidanti.
Il broccolo romano è fra i migliori alimenti per rafforzare le difese immunita